Akela si svegliò, uscì dalla tana, incontrò il suo amico "Cane di
ferro", con lui fece la ronda e tutto andava bene.
Allora andarono dal Principe e si misero a guardare la televisione. Le
previsioni del tempo erano ottime, ma non il Telegiornale perché il titolo diceva: "La maggior parte del popolo Boscodirovese, gli Egiziani, gli Inca e gli Orologesi, accusano i Paperopolesi di
inquinamento atmosferico. Allora il principe, spenta la televisione, andò, insieme ad Akela e "Cane di ferro", a prendere il "Principe di pietra", anche lui interessato a questo
problema. Tutti insieme decisero di prendere il treno di Pippo per andare a Paperopoli. Quando arrivarono, andarono al commissariato di polizia per parlare di questo problema con Topolino e il
commissario Bassettoni.
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"Ma è vero che i vostri vicini di Stato vi accusano di inquinamento atmosferico?", domandò
il Principe. Sì, è vero!" Rispose Topolino. Ci sono delle fabbriche qui a Paperopoli?", domandò il "Principe di pietra".
Certo che ci sono delle fabbriche, ma non so quali sono quelle inquinanti!", rispose il commissario Basettoni "Se volete, potete andare alla piazza comunale di Paperopoli, dove
c'è una manifestazione per questo motivo". "Va bene, vi ringrazio", disse il Principe e, insieme ai suoi amici Boscodirovesi, lasciò il
commissariato e andò alla piazza comunale di Paperopoli.
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Lì, infatti, c'erano i manifestanti: da una parte c'erano i Boscodirovesi che avevano un
cartello con su scritto: "INQUINATORI!"; poi gli Egiziani che avevano in cartello con su scritto: "PRESIDENTE BUGIARDO! e sotto lo scritto c´era disegnato il presidente della
Repubblica, Pico de´ Paperis, con una benda sull´occhio destro e delle corna; vicino c'erano gli Inca che avevano un cartello con su scritto: "LEGGI INGIUSTE!".
Accanto a loro c´erano gli Orologiesi che avevano un cartello con su scritto: "PUZZA
TREMENDA PER COLPA VOSTRA!" E infine c´erano i Paperopolesi che avevano un cartello con su scritto: "PANZANE!!!".
Il Principe andò su un palco con un microfono e disse: "Fermi tutti! È vero che accusate il
Paperopolesi di inquinamento atmosferico?". "Certamente! Nel nostro paese c'è una puzza tremenda!", disse Orologio de Orologi, re degli Orologiesi.
"Allora bisogna parlare con il presidente della Repubblica. Dov´è in questo momento?", domandò il principe. "A casa sua." Rispose un Paperopolese.
Così il Principe, insieme ai suoi nemici, andò a casa del Presidente.
Quando arrivarono, il maggiordomo del Presidente andò nello studio di Pico de´ Paperis e gli disse: "Il Principe di Boscodirovo vuole vedervi".
"Che entri e si accomodi", rispose Pico de Paperis.
Così il Principe entrò.
Si salutarono, si accomodarono e poi il Principe cominciò a parlare: "Io ho saputo dalla
televisione a Boscodirovo che la maggior parte del mio popolo boscodirovese, gli Egiziani, gli Inca e gli Orologiesi vi accusano di inquinamento atmosferico; ci sono delle fabbriche
inquinanti nel vostro paese?". "È vero che ci sono delle fabbriche, ma non so se rispettano le leggi anti-inquinamento", rispose Pico de´ Paperis.
Allora il principe stette zitto un minuto e... "Ho trovato!" Disse il Principe a Pico de´ Paperis
ad un tratto. Ecco la mia idea: tu chiamerai la polizia, le dirai di ispezionare le fabbriche per verificare se rispettano le leggi anti-inquinamento; se non sono in regola arrestiamo il
padrone".
"Buona idea!", rispose Pico de Paperis che, chiamò la polizia e le raccontò l´idea del
Principe.
Naturalmente la polizia andò a ispezionare le fabbriche e ci andarono anche Pico de Paperis, il Principe, Akela, "Cane di ferro" e i "Principe di pietra".
Tutte le fabriche rispettavano le leggi anti-inquinamento, ad eccezione di una che lavorava il
cuoio.
Allora il commissario Basettoni chiese: "Chi è il padrone di questa fabbrica?".
"Paperon de Paperoni", rispose un operaio.
I poliziotti mandarono fuori tutti gli operai e al signore che aveva la chiave fu ordinato di
chiudere la fabbrica. Poi, Topolino sequestrò la chiave e andò cogli altri a Monte Paperone, lo stato di Paperon de Paperoni.
Quando arrivarono da Paperon de Paperoni, Pico de Paperis bussò alla porta e aprì il
maggiordomo che disse: "Ah! Che sorpresa! Il presidente della Repubblica! Accomodatevi
prego!". Ma quando vide che dietro di lui c'erano gli altri con sorpresa disse: "Ah! Non siete solo?!".
Tutti si accomodarono, presero un tè e poi il maggiordomo disse: "Vi accompagno da
Paperon de Paperoni?". "Si!", rispose un poliziotto. Il maggiordomo condusse i nostri amici nello studio di Paperon de Paperoni, che stava contando dei soldi.
"Sono i soldi che hai risparmiato dalla tua fabbrica che lavora il cuoio?", domandò Topolino
. "Certo! Una fabbrica molto redditizia!", rispose Paperon de Paperoni, tutto felice.
Siamo qui per parlarti di alcuni problemi importanti: uno, questo monte non appartiene a te,
ma a Paperopoli, due, i vicini di stato ci hanno accusato di inquinamento atmosferico per colpa tua e tre, devi mettere obbligatoriamente dei filtri nella tua fabbrica per impedire
l´inquinamento.", spiegò il commissario Basettoni. "Ma i filtri costano troppo cari", rispose Paperon de Paperoni.
"Ebbene, ti dichiaro in arresto", disse Topolino. "Per inquinamento atmosferico", aggiunse il commissario Basettoni.
Così Paperon de Paperoni fu ammanettato e portato nelle prigioni di Paperopoli.
Dopo, Pico de Paperis, il Principe e i suoi amici boscodirovesi tornarono alla piazza
comunale di Paperopoli. Il Principe e Pico de Paperis andarono sul palco al microfono. Il principe disse: "Ascoltate tutti! Pico de Paperis ha qualcosa da dirvi.".
"Finalmente ho trovato il responsabile di questo inquinamento: è Paperon de Paperoni che
ha costruito una fabbrica per lavorare il cuoio, senza rispettare le leggi anti-inquinamento;
adesso è stato arrestato e non serve più manifestare. Chi vuole può partecipare al giudizio
che inizierà le quattro e avrà luogo qui a Paperopoli, al commissariato di polizia. L´imputato
sarà Paperon de Paperoni, la parte lesa sono io e i testimoni sono Cleopatra regina degli
Egiziani, Athaualpa re degli Inca, Orologio de Orologis re degli Orologesi e il Principe di Boscodirovo, disse Pico de´ Paperis.
Così alle quattro il giudizio incominciò, Topolino fece l´appello e tutti erano presenti.
"L'imputato è accusato di avere costruito una fabbrica senza avere rispettato le leggi anti
-inquinamento. È vero testimoni?", chiese Topolino. "È verissimo!", risposero in coro i testimoni.
"Signor Pico de Paperis, che cosa avete da dire?", domandò Topolino. "Ho da dire che è stata tutta colpa di Paperon de Paperoni ", rispose Pico de Paperis.
"Imputato, vi dichiarate colpevole innocente?", chiese il giudice.
"Colpevole" rispose l´imputato.
"Bene, la corte si ritira per deliberare...
Entra la corte, tutti in piedi! Seduti! Imputato in piedi, la corte vi dichiara colpevole di
violazione alla legge di inquinamento atmosferico e vi condanna a un mese di lavori forzati e
un anno di prigione. Se volete fare funzionare la vostra fabbrica di nuovo, dovete rispettare
le leggi anti-inquinamento e infine dovete pagare a ogni Stato vicino 1 milione di dollari per il
danno subito: dovete pagare in tutto 4 milioni di dollari. Portatelo via!", ordinò il giudice. Così il giudizio finì.
Dopo aver trascorso ore e ore a Paperopoli, il Principe, il Principe di pietra, Akela e Cane di
ferro presero il treno di Pippo e se ne tornarono a Boscodirovo, il Principe organizzò una cena e invitò gli Stati vicini, escluso Paperon de Paperoni.
Così tutti mangiarono e, dopo che ebbero mangiato a crepapelle, andarono a letto e fecero
sogni doro.
Quando fu notte, il fantasma Jek tirò fuori il suo "orario scherzale", vide che era martedì,
quindi doveva fare lo scherzo al re degli Orologiesi.
Quando il re entrò in camera sentì una puzza tremenda e vide che Jek buttava a terra
dellalcool.
Il re corse in cucina a prendere un fiammifero, lo accese e lo buttò sullalcool che
bruciacchiò Jek, il quale scappò via dalla finestra spaventato.
Il re si addormentò e da quel giorno visse felice e contento.
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